[p. 449 modifica] naturale degli addotti principj. Ma da questi segue ancora che la maggior felicità possibile dell’uomo in questa vita, ossia il maggior conforto possibile, e il piú vero ed intero, all’infelicità naturale, è la religione. Perché, riassumendo il discorso, la perfezione primitiva o umana assolutamente, e quindi la felicità naturale e quindi la felicità temporale, è impossibile all’uomo dopo la corruzione. La ragione, autrice di essa corruzione, avendo prevaluto per sempre, il miglior grado dell’uomo corrotto è la perfezione di essa ragione, che forma oggi la sua parte principale. La perfezion della ragione non può condurre se non alla felicità di un’altra vita. Quindi, e anche senza ciò, la perfezion della ragione e della cognizione non può stare senza la rivelazione. Dunque il migliore stato dell’uomo corrotto è la religione, e siccome è il migliore, cioè quello che piú gli conviene, perciò, sebben suppone l’infelicità di questa vita, contiene però il maggior conforto e quindi la maggior felicità e quindi la maggior perfezione possibile dell’uomo in questa vita. Ecco come la religione si accorda mirabilmente col mio sistema e quasi ne riceve una nuova prova.