Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/693

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[p. 135 modifica] o il fondamento e la sorgente della buona lingua italiana di tutti i secoli. Quest’autorità l’hanno avuta tutti i padri di tutte le buone e belle lingue, come della latina ec.; e l’hanno avuta non già per capriccio o pregiudicata opinione de’ successori, ma per la forza della natura che operava in quei padri effettivamente, e perché la natura è la massima fonte del bello. Ma non perciò le dette qualità [p. 136 modifica]derivavano in quei padri da merito loro, né essi ponevano (eccetto pochissimi) veruno studio alla bellezza e all’ordine della lingua. Nel modo che Omero certamente non sudava per seguire e praticare le regole del poema epico, le quali non esistevano, anzi sono derivate dal suo poema, e quella maniera ch’egli ha tenuto è poi divenuta regola. Ma Omero come ingegno sovrano ch’egli era, studiava la natura e gli uomini e il bello per creare le regole che ancora non esistevano; laddove i trecentisti erano quasi tutti uomini da poco e ignorantissimi e scrivevano quello che veniva loro nella