Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/737

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[p. 158 modifica] qualunque numero di nuovi abitatori o di forestieri. E questo si può vedere manifestamente anche per quello che interviene oggidí. Giacché in tanta diversità di tempi e di costumi e di opinioni, in tanta novità di conoscenze e di ritrovati e fino d’intere scienze e dottrine, qualunque novità massimamente scientifica occorra di significare e denominare, si ha ricorso alla lingua greca. Nessuna lingua viva, ancorché pure le lingue vive sieno contemporanee alle nostre cognizioni e scoperte, si stima in grado di bastare a questo effetto, e s’invoca una lingua morta e antichissima per servire alla significazione ed enunziazione di quelle cose a cui le lingue viventi e fiorenti non arrivano. La rivoluzione francese, richiedendosi alla novità delle cose la novità delle parole, ha popolato il vocabolario francese ed anche europeo di nuove voci greche. La fisica, la chimica, la storia naturale, le matematiche,