Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/891

Da Wikisource.
Pagina 891

../890 ../892 IncludiIntestazione 22 dicembre 2012 100% Saggi

890 892


[p. 244 modifica] ma in guerra al di dentro, e in guerra senza tregua, e in guerra d’ogni giorno, ora, momento, e in guerra di ciascuno contro ciascuno e senza neppur l’apparenza della giustizia e senz’ombra di magnanimità o almeno di valore, insomma senz’una goccia di virtú qualunque, e senz’altro che vizio e viltà; in guerra senza quartiere; in guerra tanto piú atroce e terribile, quanto è piú sorda, muta, nascosta; in guerra perpetua e senza speranza di pace. Non si odiano, non si opprimono i lontani e gli alieni? ma si odiano, si perseguitano, si sterminano a tutto potere i vicini, gli amici, i parenti; si calpestano i [p. 245 modifica]vincoli piú sacri; e la guerra essendo fra persone che convivono, non c’è un istante di calma né di sicurezza per nessuno. Qual nemicizia dunque è piú terribile? Quella che si ha co’ lontani, e che si esercita solo nelle occasioni, certo non giornaliere; o quella ch’essendo co’ vicini si esercita sempre e del continuo, perché continue sono le occasioni? quale è piú contraria alla natura, alla morale, alla società? Gl’interessi de’ lontani non sono in tanta opposizione coi nostri (e per quanto lo sono si odia adesso il lontano, come e piú che anticamente, bensí meno apertamente e piú vilmente); ma gl’interessi de’ vicini essendo co’ nostri in continuo urto, la guerra piú terribile è quella che deriva dall’egoismo e dall’odio naturale verso altrui, rivolto non piú verso lo straniero,