Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/956

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[p. 295 modifica] Duta, poema sascrittico di Calidasa, Calcutta 1814; estratto però senza fallo da un giornale forestiero e non dalla stessa traduzione, come apparisce in parecchi luoghi, e fra l’altro da’ puntini che il Bertolotti pone dopo alcuni paragrafi di esso articolo, come p. 274-275 ec. (18 aprile 1821).


*    La lingua greca va considerata rispetto all’italiana nell’ordine di lingua madre (o nonna) quanto ai modi, ma non quanto alle parole. Dico quanto ai modi massimamente per la sua conformità naturale o somiglianza in questa parte colla lingua latina sua sorella e madre della nostra, e di piú perché gli scrittori latini, dal nascimento della loro letteratura, modellarono sulla greca le forme della loro lingua, e cosí hanno tramandata a noi una lingua formata in grandissima parte sui modi della greca. Del che vedi un bell’articolo del barone Winspear (Biblioteca Italiana, t. VIII, [p. 296 modifica]p. 163) nello Spettatore di Milano, 1° settembre 1817, Parte italiana, quaderno 83, p. 442, dal mezzo al fine della pagina. E cosí pure, parte per lo studio immediato de’ greci esemplari (del che vedi ivi, p. 443, dal principio al mezzo), parte per lo studio de’ latini e la derivazione della lingua italiana dalla latina, parte e massimamente per una naturale conformità che forse per accidente ha la struttura e costruzione della lingua nostra colla greca (come dice espressamente la Staël nella Biblioteca Italiana,