Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/971

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[p. 306 modifica] Le altre non le conoscono, se non per mezzo di quelle traduzioni, che, essendo fatte come ognun sa e come comportano i limiti, il genio, la nessuna adattabilità della loro lingua, trasportano le opere straniere non solo nella lingua ma nella letteratura loro, e le fanno parte di letteratura francese. Cosí che questa resta sempre l’unica che si conosca in Francia universalmente, anche dalla universalità degli studiosi. Ed è anche vero generalmente, che non solo non conoscono, ma non curano e disprezzano, o certo sono inclinatissimi a disprezzare, le letterature straniere. Che se non disprezzano la latina e la greca, viene che non sempre gli uomini sono conseguenti; viene ch’essi parlano come parla tutto il mondo che esalta quelle letterature; viene ch’essi stimano quelle letterature come compagne o madri della loro, e nel mentre che stimano la loro come la piú perfetta possibile, anzi la sola vera e perfetta, non vedono o non vogliono [p. 307 modifica]vedere ch’è diversissima e in molte parti contraria a quelle due le quali non isdegnano di proporsi per modello e norma e citare al loro tribunale e confronto ec.; viene ch’essi credono di gustarle pienamente e di giudicarne perfettamente ec.

Ciascuno straniero è soggetto a cadere in errore giudicando dei pregi o difetti di una lingua altrui, morta o viva, massime de’ piú intimi e reconditi e particolari; e cosí giudicando di quei pregi o difetti