Pensieri e giudizi/V/XIII

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XIII. 1

8 settembre 1902.

Che importa al popolo delle vostre inchieste, dei vostri comitati, delle vostre schermaglie? Confondete pure, uomini del passato, l’onore dell’Isola gloriosa con quello dei galantuomini di Villabate; rimpannucciate, se vi fa comodo, rinfronzolite, se vi fa piacere, il manichino stopposo del patriottismo; riscaldate il cavolo dell’onore italico alle fascine fumose del tornaconto e alle gazose fiammelle del perfetto amore; agitate sotto il muso del bufalo unitario il brandello scarlatto del vostro regionalismo d’occasione.

Voi, ballerini agilissimi, non incapperete nei [p. 117 modifica]cubattoli e non cascherete mai nei trabocchetti del codice penale.

Il popolo non ha più tempo da perdere alle vostre rappresentazioni legali. Esso ha posto da un pezzo l’appigionasi alle vostre crollanti baracche; e va pensoso, ma risoluto, dove il suo destino lo chiama. Disserra i cancelli, abbatte le barriere, abolisce i confini, proclama la fratellanza di tutti i popoli, inizia la confederazione universale dei lavoratori, inaugura il regno della Giustizia, edifica la patria dell’Umanità.

Note

  1. Per il comitato regionalista «Pro Sicilia».