Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CVII

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CVII

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CVI CVIII

 
Noi siam pur qui, il caso è dubbio e strano;
chi lo vòl lesso e chi lo vuole arosto,
chi prosume ad ognor d’esser proposto
e chi procura scabbia al corpo sano;

chi da Gonfienti e chi da Brancolano,
chi da Lodi a Piacenza vien composto,
chi ghiribizza a’ nuvoli d’agosto,
chi scende e sale in tempo momentano,

chi ogni cosa a vòto gli succede,
e chi diritto villico diventa,
chi, per non istentar, languido cede.

Mal si truova ragion quand’ell’è spenta,
e chi vuol tutto alfin nulla possiede;
signor d’altri è quel che me’ s’argomenta.

Ogn’uom par che consenta
che, come in mezzo la virtù si truova,
difficile uom s’abatte a farne pruova.