Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXIX

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CXIX

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CXVIII CXX

 
Amor m’ha fatto da me sì disforme
ch’io m’accorgo che più non mi somiglio;
dove prim’era il bianco or è il vermiglio
e dove il vermiglio era il bianco dorme.

Così mutato son tutto e trasforme
da quel ch’io fui, né scorgo sotto il ciglio
quel ch’io solea, né posso dar di piglio
a cosa ch’a madonna sia conforme.

Tant’è sì bella e virtuosa e degna
che non par, da sé infuor, ch’altri somigli;
onde sempre convien languendo io viva.

Come infra’ secchi sterpi i freschi gigli
traspaion, sì costei fra l’altre regna,
né sua giurisdizion par che prescriva.