Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXVIII

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CXVIII

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CXVII CXIX

 
Vergine degna, madre, figlia e sposa
del tuo caro figliuol, padre e signore,
ché d’esser tua fattura el Creatore
mai si sdegnò, né in te sua grazia ha ascosa,

nel ventre tuo si racolse ogni cosa,
germinando in un punto il frutto e ’l fiore,
ed istirpossi ogni commesso errore,
onde l’alma col corpo in ciel si posa,

Vergine, avanti e dopo morte eletta,
Vergine sopra tutte e Vergin sola,
Vergine singular, diva e feconda,

sanza il cui mezzo ogni nostra opra vola
dove con quello ogni grazia s’aspetta,
né simil mai fu prima o fia seconda.