L'altro
../"Non radice, sed vertice..."
../Le golose
IncludiIntestazione
01 ottobre 2009
75%
Poesie
<dc:title> Poesie sparse </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Guido Gozzano</dc:creator>
<dc:date>XX secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Poesie_sparse/L%27altro&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110419162920</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Poesie_sparse/L%27altro&oldid=-
20110419162920
Poesie sparse - L'altro Guido GozzanoXX secolo
L’Iddio che a tutto provvede
poteva farmi poeta
di fede; l’anima queta
avrebbe cantata la fede.
Mi è strano l’odore d’incenso:5
ma pur ti perdono l’aiuto
che non mi desti, se penso
che avresti anche potuto,
invece di farmi gozzano
un po’ scimunito, ma greggio,10
farmi gabrieldannunziano:
sarebbe stato ben peggio!
Buon Dio, e puro conserva
questo mio stile che pare
lo stile d’uno scolare15
corretto un po’ da una serva.
Non ho nient’altro di bello
al mondo, fra crucci e malanni!
M’è come un minore fratello,
un altro gozzano: a tre anni.20
Gli devo le ore di gaudi
più dolci! Lo tengo vicino;
non cedo per tutte Le Laudi
quest’altro gozzano bambino!
Gli prendo le piccole dita,25
gli faccio vedere pel mondo
la cosa che dicono Mondo,
la cosa che dicono Vita...