Postuma (1905)/V

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Medio evo

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IV VI
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V.

MEDIO EVO


     Eran folte le tenebre
Ed ogni cosa nel castel tacea,
Ma il biondo paggio in carcere,
Solo col suo dolor, così piangea:

     «Ahi, troppo in alto, misero,
Ho la speranza e l’amor mio levato!
Amai del re la figlia
E vivo in questo avel m’han sotterrato.

     «Oh, se una sola lacrima
Io le fossi costato, un sol pensiero,
Questo sepolcro squallido
Io non lo muterei con un impero!»

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     Quando una bianca imagine
Improvvisa comparve in sulla porta
E trepidando il giovane
Le domandò — «Chi sei, povera morta?» —

     «Morta non son — gli mormora
La parvenza gentil — guardami tocca!....
Non sai? Le scolte dormono:
Son la figlia del re: baciami in bocca.»