Terzo libro – capitolo LII
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01 ottobre 2009
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Saggi
<dc:title> Le Prose della volgar lingua </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Pietro Bembo</dc:creator>
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20110421001050
Le Prose della volgar lingua - Terzo libro – capitolo LII Pietro Bembo1525
Sono, oltre a questi, ancora verbi della quarta maniera, che escono in alquante loro voci, e tutti ugualmente, Ardisco Nutrisco Impallidisco e degli altri; con ciò sia cosa che con la loro voce senza termine, Ardire Nutrire Impallidire, questa voce non ha somiglianza. Escono tuttavia nelle loro tre primiere voci del numero del meno, e nell’ultima di quello del piú, Ardisco Ardischi Ardisce Ardiscono, e nelle tre del numero del meno, di quelle che all’uno de’ due modi condizionalmente si dicono, che sono nondimeno tutte una sola, Ardisca, o pur due, perciò che la seconda fa eziandio cosí, Ardischi, come si disse; e nella terza parimente del piú, Ardiscano. Quantunque i poeti hanno eziandio regolatamente alle volte usato alcune di queste medesime voci; perciò che Fiere dissero in vece di Ferisce, e Pato e Pate in vece di Patisco e Patisce, e Pero e Pere e Pera e Nutre e Langue e per aventura dell’altre.