Quel musico tebano,
lo cui soave canto
ale pietre diè vita,
or son di pietra imagine scolpita. 5Ma benché pietra, io vivo, io spiro, e ’ntanto
così tacendo io canto.
Or ceda ogni altra il pregio ala tua mano,
fabro illustre e sovrano,
poich’animar la pietra 10sa meglio il tuo scarpel che la mia cetra.