Regole, ordini, statuti, transazioni e convenzioni della Giurisdizione e Communità di Segonzano/REGOLE, ED ORDINI

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REGOLE, ED ORDINI

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Regole, ordini, statuti, transazioni e convenzioni della Giurisdizione e Communità di Segonzano DI SINDICI LIBRO II
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REGOLE, ED ORDINI


SS
Tatuti, che nel governare il Commune, e ben publico osservano le Communità, ò Regole delle Terre, e Villaggj communemente di questi Paesi cavati dal Statuto della Città, e Communità di Trento dal libro secundo de Sindicis di Latino in Volgare tradoti hor da me Innocenzio, acciò li Sudditi della Regola di Segonzano, e Giurisdizione si sappino ben governare.

Perche all'Officio di Sindici della Città di Trento, quali dependono dalli magnifici Consoli, che regono le cose, e cause delle Communità, simile puol esser l'officio delli Regolani, ò giurati, ò soprahuomini d'un Commune de Villaggj, o Terre esteriori nel governare le cose della Communanza, o Commune, e provedere a quelle controversie, o cause Civili solo, che non al Foro della Superiorità Contentioso; mà all'occhio si vedono, e debbensi decidere summariamente da deti Sindici di Trento, secondo li Capitoli, ed ordini del Statuto della Città in tutto il secondo Libro de Sindicis, come ivi dice il Proemio, ed il Capitolo primo. Per tanto a me Innocenzio da Prato Signore di Segonzano con gl'altri Signori Consorti miei Consanguinei diletti, acciò un simile officio di Regolani, ò Giurati, o sopra Huomini della Regola, e Communità delli Sudditi del Castello nostro, e Signoria di [p. 4 modifica] Segonzano possino per l'avuenire essere ben governate meglio, e provisto a tante, e tali controversie summariamente chiaramente, e specialmente alle cause, che all'occhio si vedono, come di sopra, e parso molto buon'opera, anzi necessaria registrare quì dal Statuto di Trento, e Libro de Sindicis, di Latino in Volgare, acciò tali ordini, e plebisciti possino dalla plebe, e sudditi tutti esser' intesi, saputi, ed osservati. Se la Maestà Cesarea del Sagro Imperatore hà espressamente ordinato, che le leggi debbansi da tutti esser'intese, acciò si osservino le cose permesse, e si schiffino le vietate, quanto più le leggi municipali particolari d'una Communanza, ed ordini popolari debbansi da tutti nella Volgare lingua esser saputi, ed intesi che per questo propriamente nominano Plebisciti dalle leggi. E perche tali, nè tanti provisioni, o ordini nè tutti li Capitoli del detto Libro della Administrazione, o Governo del ben publico della Città, e de' suoi Magnifici Sindici non occorrono, nè fanno bisogno per il semplice governo di un commune di Ville, nè per tali suoi Regolani, o Soprahuomini; ma solamente. Al quanti. Per tanto io ne hò fatto dal detto Libro de Sindicis la presente scielta delli più occorrenti, ed importanti Capitoli, tradotti di Lattino in Volgare, come segue.