<dc:title> Ricordanze della mia vita </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Luigi Settembrini</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Ricordanze_della_mia_vita/Parte_terza/LVII._Delusione&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20211029103710</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Ricordanze_della_mia_vita/Parte_terza/LVII._Delusione&oldid=-20211029103710
Ricordanze della mia vita - LVII. Delusione Luigi SettembriniXIX secoloSettembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu
So che non si va piú in America né di volontá né di forza: che si era dimandato solamente esilio non fuori d’Europa, ed ora si dimanda di piú; ma non si vuol concedere nulla. Starò dunque nell’ergastolo, con la pazienza e la rassegnazione che ho avuto sinora. Se hai nuove, puoi scrivermele.