<dc:title> Ricordanze della mia vita </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Luigi Settembrini</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Settembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Ricordanze_della_mia_vita/Parte_terza/LXII._Disprezzo&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20211103105122</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Ricordanze_della_mia_vita/Parte_terza/LXII._Disprezzo&oldid=-20211103105122
Ricordanze della mia vita - LXII. Disprezzo Luigi SettembriniXIX secoloSettembrini, Luigi – Ricordanze della mia vita, Vol. I, 1934 – BEIC 1926061.djvu
Al momento parte col vapore il giudice Pionati, giudice istruttore di Pozzuoli. Io non ho sottoscritto alcuna dichiarazione: il giudice mi dimandò, e il cancelliere scrisse «negativo in tutto». Altro non dirti di questa faccenda, della quale rido e mi sdegno.