Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LIII
Questo testo è incompleto. |
Sonetto LIII
◄ | Sonetti spirituali - Sonetto LII | Sonetti spirituali - Sonetto LIV | ► |
SONETTO LIII
Debile e inferma a la salute vera
Ricorro, e, cieca, al Sol cui sempre adoro
Mi volgo, e nuda bramo il celeste oro,
E vo al Suo foco fredda in pura cera;
E quanto in sé disfida tanto spera
L’alma in quel d’ogni ben vivo tesoro,
Che la può far con largo ampio ristoro
Sana, ricca, al Suo caldo arder sincera,
Onde con questi doni e questo ardire
Lo veggia non col mio ma col Suo lume,
E lo ringrazi col Suo stesso amore.
Non sarò carca alor di van desire,
Ma lieve, armata di celesti piume,
Per rivolar al Ciel col mio Signore.