Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XCVII
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Sonetto XCVII
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SONETTO XCVII
Padre nostro e del Ciel, con quanto amore,
Con quanta grazia e in quanti vari modi
Dal mondo e da se stesso l’uomo snodi
Acciò libero a Te rivolga il core!
Rivolto, poi di puro interno ardore
L’accendi, e leghi con possenti nodi;
Indi lo fermi con si saldi chiodi
Ch’ogni aspra morte li par dolce onore.
Dal fermo stato poi nasce la fede,
Da la fe’ lume, e dal lume la speme,
E dal vero sperar fochi più vivi,
Perché non più rubello il senso crede
A lo spirto, onde al Ciel volano inseme
D’ogni cura mortai ritrosi e schivi.