Rime (Andreini)/Sonetto CXLIV
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CXLIV
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SONETTO CXLIV.
A
Rsi molt’anni; e per cangiar di loco Non s’estinse giamai l’ardor cocente;
Ond’io temei d’incenerir sovente,
Quand’altri il mio languir prendeasi in gioco.
S’intrpidì ben la mia fiamma un poco
Nel fuggir de’ begli occhi il raggio ardente;
Ma ’l novo folgorar soàvemente
Viè maggior fece, e più vivace il foco.
Sgombra dunque da me speme fallace;
Che ben conosce il cor arso, e schernito,
Ch’ei da l’incendio suo non può ritrarsi.
Folle chi spera amando haver mai pace,
Foco d’Amor può ben restar sopito,
Ma non può però mai cenere farsi.