Rime (Andreini)/Sonetto LV

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Sonetto LV

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Scherzo III Sonetto LVI

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SONETTO LV.


A
Rdo, e son fatta miserabil segno

E ben se l’ vede Amor d’ogni suo strale;
     Nè schermo io trovo al mio martir fatale
     (Lassa) e prego non valmi arte, od ingegno.
Dentro un bel viso à cui solo m’attegno
     Veggio le fiamme, ond’ei quest’alma assale;
     E s’io chieggio conforto à sì gran male
     In vece di pietade accendo sdegno;
E ’l duol, che ’ntenerir potrebbe i sassi,
     E l’amaro mio pianto han per mercede
     Nove lagrime sol, novo tormento;
E per maggior mio mal misera i’ sento,
     Che per girsen’ à lui, ch’à me non crede
     L’infiammato mio cor sù l’ale stassi.