Rime (Bindo Bonichi)/Canzoni/Canzone terza

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CANZONE TERZA


Dell’amistà verace, e come dee l’uomo
vivere secondo Iddio
1


     Cosa amistà verace2
Non move dilettosa
Util’, o fruttuosa?3
Forse ’l diletto provien da vertute.
Sovente l’uôm non piace
Ma la ’nterposta cosa
La qual si fina e posa4
In differente e danno da salute5
Dell’uom tal direm noi dunque amico?6
Non già, ma d’amistà somigliatore7
Che sotto vel d’amore8
Tradisce altrui per fornir suo pensato.
Quei ch’ama per vertù verace dico,9
Che quand’ôm trova simile in valore10
Un altro sè gli è in core
Und’esso, meritando, è meritato.

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     Saggi’ ôm di coro altero11
Per non falsar sua mente
Dee esser conoscente
Quant’à amici, e esso amico à quanti.12
Di me, parlando al vero,
Nullo n’aggio al presente,
Et io d’alcuno, niente.13
Et gli altri son piggiori, o simiglianti.
Di quei c’ôm dice amici, o turba grande
Infin che Dio mi da prosperitade14
Ma nell’aversitade
Come sarieno a me so’ io a tutti.15
Così foll’è chi suo tesoro spande16
In loco tal, che ’n sua necessitade17
Ritrovi vanitade
Ma’ sagg’è chi lo spande sì che frutti.18

     La cosa più gradita
Maggior tesor tenemo;
Se ’n van’essa spendemo19
Potem non sanza colpa esser ripresi.20
Quest’è la propia vita21
E ’l tempo che vivemo22
Lo quale invan ponemo
Quando offendemo a Dio, e semo offesi.23
Ciascun conosce se esser mortale
E rimaner poi di morte obbligato
A quel ch’à acquistato
Mentre è vissuto nel Mond’operando

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Poi dunque conoscem quel che ne vale.24
Ben si può dir, che mal per se fu nato
Chi dispone il suo stato,
Solo al presente, e no’ ’l futur pensando.25

     Pensier poco varrìa26
Dall’operar lontano
Siccome all’ôm non sano
Medico saggio sanz’aver sua cura.
Ma chi la buona via
Vuol, per non gire in vano,
Faccia di propria mano
Ben, mentre vive, e quest’è via sicura
Se ’l principal ne’ suoi bisogni è tardo27
Che dia del successor l’omo sperare28
Che fia più tardo a dare29
Quel che gli è imposto, se ’l tiene e possiede?30
Così in due parti pecca, s’i’ ben guardo,
La prima in se nel male adoperare;
Nell’altra, che ’l dannare
Del successor da lui quasi procede31

     Lo peccator prelato32
Il popolo amonendo,33
Se ben dice, fallendo
Lo suo fallir non seguitar comanda.
Io che so’ tale stato34
Simile scusa prendo:
Se mal fo me offendo,35

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Et si farà chi tal vorrà vivanda.
Gran gente pecca vivendo a speranza
Finito il tempo di pentersi al tutto:
Ma si serotin frutto
Non di leggier fa divenir l’ôm santo.
A molti l’aspettar viene in fallanza.
Chi spera lungo al breve è talor dutto.
Certo è l’ôm al postutto
Che dia morir, ma non del viver quanto36.




     N. B. Questa Canzone nell’Edizione di Torino ha il seguente titolo      Per conoscere li veri amici delle cose del Mondo e dell’anima

Note

  1. [p. 77 modifica]M. Ammonisce l’uomo che si provegga nelle cose del Mondo e dell’anima.
    R.2 Dell’amicitia perfecta - M.2 dell’amistà e come ecc.
  2. [p. 77 modifica]L. tutta la prima strofa concorda col Ms. Parigino - R.5 così - M.3 id.
  3. [p. 77 modifica]R.2 Utile o ecc. - R.3 Utile e fruttuosa - R.5 idem. - M. idem.
  4. [p. 77 modifica]R.2 La qual se fina ecc. - R.5 se fina posa - M.4 se fina e ecc.
  5. [p. 77 modifica]R.3 Indifferente ed a noi da salute - R.5 indifferente danno di - M.3 indifferente danno.
  6. [p. 77 modifica]R.3 Dall’uomo tal diremo dunque - M. Di tal ôm direm - M.3 dell’uomo tal - M.4 id.
  7. [p. 77 modifica]R.2 Nò ma d’amistà simulatore - R.3 simulatore - R.5 id. - M. id. - M.3 id. - M.4 id.
  8. [p. 77 modifica]R.3 che sotto il vel.
  9. [p. 77 modifica]Quasi tutti i Mss. virtù.
  10. [p. 77 modifica]R.5 che quando trova.
  11. [p. 77 modifica]R.3 Saggio huom - R.5 id.
  12. [p. 77 modifica]L. Quanti â amici et esso amici a quanti - R.3 Quanti amici a e esso amico a quanti - R.5 quanti ha - M. id. M.4 id.
  13. [p. 77 modifica]R.2 Et io d’alcun nïente.
  14. [p. 77 modifica]L. mi dia prosperitade - R.2 colle E. P. e T. - R.3 colle stesse Edizioni - R.5 colle Edizioni - M. id. - M.3 id.
  15. [p. 78 modifica]R.2 a me son io a tutti - R.3 sono io a tutti - R.5 son io - M. id. M.3 id.
  16. [p. 78 modifica]R.2 folle è
  17. [p. 78 modifica]L . . . . . che sua necessitade - R.2 In loro tal che ecc. - M. che sua.
  18. [p. 78 modifica]R.2 Ma saggio è chi lo spande si che i frutti - R.3 saggio è - M. id. - M.3 id.
  19. [p. 78 modifica]L. ......essa spandemo - M. Se in vano.
  20. [p. 78 modifica]L. concorda.
  21. [p. 78 modifica]R.2 La propria vita.
  22. [p. 78 modifica]M. El tempo che vien meno.
  23. [p. 78 modifica]L. concorda - R.2 coll’E. T. — R.5 quando noi offendemo e semo ecc.
  24. [p. 78 modifica]L. concorda.
  25. [p. 78 modifica]R.2 et non futur pensando - R.3 sole el presente el nò el futur pensando.
  26. [p. 78 modifica]L. tutta la strofa concorda col Ms. Parigino.
  27. [p. 78 modifica]M. nel suo bisogno.
  28. [p. 78 modifica]R.2 coll’E. T. - R.3 che dee - R.5 idem - M.2 che die - M.3 che dee.
  29. [p. 78 modifica]R.5 che ’l fie più tardo al dare - M. che fie.
  30. [p. 78 modifica]M.3 o possiede.
  31. [p. 78 modifica]M.3 quasi da lui.
  32. [p. 78 modifica]L. tutta la strofa concorda.
  33. [p. 78 modifica]M. Lo popolo.
  34. [p. 78 modifica]R.2 coll’E.T. - R.3 che son in tale stato - R.5 intale - M.2 id. - M.3 id. M.4 id.
  35. [p. 78 modifica]R.2 me offendendo.
  36. [p. 78 modifica]R.5 che dee morir - M.2 che dea - M.4 che dee.