Rime (Cavalcanti)/Le Rime di Guido Cavalcanti/Le rime anteriori al 1290/Dante, un sospiro messagier del core

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Dante, un sospiro messagier del core

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Guido Cavalcanti - Rime (XIII secolo)
Dante, un sospiro messagier del core
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A Dante.


Dante, un sospiro messagier del core
     subitamente m’assalì dormendo,
     ed io mi risvegliai allor, temendo
     4ched elli fosse in compagnia d’amore.

Poi mi girai e vidi ’l servidore
     di monna Lagia, che venia dicendo:
     — aiutami, pietà — sì che piangendo
     8i’ presi di mercè tanto valore,

ch’io giunsi amore ch’afilava dardi.
     Allor lo domandai del suo tormento
     11ed elli mi rispose in questa guisa:

— Dì al servente che la donna è prisa
     e tengola per far suo piacimento:
     14e se no ’l crede dì ch’a li occhi guardi. —

Codici di autorità Va, Mr, Ms. Preferibile quest’ultimo, perchè altra volta se ne vide la purezza e perchè concilia la lezione evidentemente non errata individualmente degli altri due codici.