Rime (Cavalcanti)/Le Rime di Guido Cavalcanti/Le rime anteriori al 1290/Vedeste, al mio parere, ogni valore
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Guido a Dante.
Vedeste, al mio parere, ogni valore
e tutto gioco e quanto ben om sente,
se foste ’n prova del signor valente,
4che signoreggia ’l mondo de l’onore.
Poi vive in parte dove noia more
e tien ragion ne la pietosa mente;
sì va soave per sonni a la gente,
8che’ cor ne porta senza far dolore.
Di voi lo core ne portò, vegendo
che vostra donna la morte chedea:
11nodrilla d’esto cor di ciò temendo.
Quando v’apparve che sen’ gia dolendo,
fu ’l dolce sonno ch’allor si compiea,
14chè ’l su’ contrario lo venia vincendo.
Dato da i codici primari Ca, Va, Ba, Ms. Quest’ultimo è il solo che mette l’uso del voi nella risposta in confronto del tu e, poi che questo sonetto è il primo scambio di conoscenza fra Dante e Guido, io ritengo Ms più originale, tanto più perchè nell’ultimo verso mette «lo venia» per «la venia» di tutti gli altri, che non dà senso. Gli errori individuali di Ms sono segnati da le differenze del suo simile A.