Rime (Dante)/XXXII - Color d'amore e di pietà sembianti
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Dante Alighieri - Rime (XIII secolo)
XXXII - Color d'amore e di pietà sembianti
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Color d’amore e di pietà sembianti
non preser mai così mirabilmente
viso di donna, per veder sovente
4occhi gentili o dolorosi pianti,
come lo vostro, qualora davanti
vedetevi la mia labbia dolente;
sì che per voi mi ven cosa a la mente,
8ch’io temo forte non lo cor si schianti.
Eo non posso tener li occhi distrutti
che non reguardin voi spesse fiate,
11per desiderio di pianger ch’elli hanno:
e voi crescete sì lor volontate,
che de le voglia si consuman tutti;
14ma lagrimar dinanzi a voi non sanno.
- [Vita Nuova XXXVI 4-5]