Rime (Stampa)/Rime d'amore/CLXXIX

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Rime d'amore

CLXXIX

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CLXXIX

Ora la vuol lasciare, per passare a nozze.

     Meraviglia non è, se ’n uno istante
ritraeste da me pensieri e voglie,
ché vi venne cagion di prender moglie,
e divenir marito, ov’eri amante.
     Nodo e fé, che non è stretto e costante,
per picciola cagion si rompe e scioglie:
la mia fede e ’l mio nodo il vanto toglie
al nodo gordiano ed al diamante.
     Però non fia giamai che scioglia questo
e rompa quella, se non cruda morte,
la qual prego, signor, che venga presto;
     sí ch’io non vegga con le luci scorte
quello ch’or col pensier atro e funesto
mi fa veder la mia spietata sorte.