Rime (Stampa)/Rime d'amore/LXXXIII

Da Wikisource.
Rime d'amore

LXXXIII

../LXXXII ../LXXXIV IncludiIntestazione 18 novembre 2022 100% Poesie

Rime d'amore - LXXXII Rime d'amore - LXXXIV

[p. 48 modifica]

LXXXIII

Rimpianto delle gioie passate.

     Oimè, le notti mie colme di gioia,
i dí tranquilli, e la serena vita,
come mi tolse amara dipartita,
e converse il mio stato tutto in noia!
     E perché temo ancor (che piú m’annoia)
che la memoria mia sia dipartita
da quel conte crudel, che m’ha ferita,
che mi resta altro omai, se non ch’io moia?
     E vo’ morir, ché rimirar d’altrui
quel che fu mio quest’ocohi non potranno,
perché mirar non sanno altri che lui.
     Prendano essempio l’altre che verranno
a non mandar tant’oltra i disir sui,
che ritrar non si possan da l’inganno.