Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXCVIII
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Sonetto CXCVIII
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SONETTO CXCVIII.
Mentre che l’uom mortai, freddo ed exangue,
Tra l’ombre e le figure, intorno cinto
Da mille lacci in cieco labirinto,
Fuor del frutto divin del sacro sangue,
Vive sempre temendo, infermo langue,
Dal primo inganno ancor legato e vinto,
Ma s’a mirar sarà dal vero spinto
In croce quel celeste eneo dolce Angue,
La cui chiara virtù la nostra guerra
Vinse, alor si vedrà sicuro e sciolto
Sovra le stelle, il cielo e gli elementi;
Onde, senza abbassar più gli occhi in terra,
Ai raggi del gran Sol tutto rivolto,
Andrà vèr Lui coi bei pensieri ardenti.