Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CXLVI
Questo testo è incompleto. |
Sonetto CXLVI
◄ | Sonetti spirituali - Sonetto CXLV | Sonetti spirituali - Sonetto CXLVII | ► |
SONETTO CXLVI
Perché la mente vostra, ornata e cinta
D’eterno lume, serbi la sembianza
Del gran Motor ne la più interna stanza
Ove albergar non puote imagin fìnta,
Forse da quella ardente voglia spinta
Che mai non s’empie, anzi ad ognor s’avanza
Com’esser suol de’ veri amanti usanza,
Aggradir le potrebbe anco dipinta.
Ciò pensando, signor, la vostra umile
Nova madre ed ancella ora v’invia
L’opra ch’in voi miglior mastro scolpio,
Pregandovi ch’a dir grave non sia
Se questa in parte a quell’altra è simile
Cui sempre mira il vostro alto desio.