Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXX
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Sonetto LXX
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SONETTO LXX
Ovunque giro gli occhi o fermo il core
In questa oscura luce e viver morto
Nostro, dove il sentier dritto dal torto
Mal si discerne infin a l’ultime ore,
Sento or per falsa speme, or per timore,
Mancar a l’alma il suo vital conforto
S’ella non entra in quel sicuro porto
De la piaga ch’in croce aperse amore.
Ivi s’appaga e vive, ivi s’onora
Per umil fede, ivi tutta si strugge
Per rinovarsi a l’altra miglior vita;
Tanto ella queste fosche e mondane ugge
Schifa, e del vero Sol gode l’aurora,
Quanto più dentro a lei si sta romita.