Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XVIII
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Sonetto XVIII
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SONETTO XIX
Anima, il Signor viene, omai disgombra
Le folte nebbie intorno dal tuo core;
Acciocchè l’ ugge del terreno amore
All’ alta luce sua non faccian ombra.
E perchè ’l fallir nostro spesso ingombra
La vista sì, ch’ a quel chiaro splendore
Passar non può; da te scaccia l’ errore,
Ch’ agli occhi tuoi cotanto bene adombra.
Ei volentier vien nosco, e festa e gioia
Sente, e le vere sue delizie, quando
Con noi parte i divini alti tesori:
Onde metter convien noi stessi in bando
Del cieco mondo, sicchè qui si moia,
E ’n Dio si viva, e lui s’ ami ed onori.