Rime varie (Alfieri, 1912)/CXXXIX. Dinanzi ad un mulino

Da Wikisource.
CXXXIX. Dinanzi ad un mulino

../CXXXVIII. La fortuna ../CXL. Ostacoli che si oppongono allo scriver liberamente IncludiIntestazione 12 febbraio 2022 75% Da definire

CXXXIX. Dinanzi ad un mulino
CXXXVIII. La fortuna CXL. Ostacoli che si oppongono allo scriver liberamente

[p. 135 modifica]

CXXXIX.1

Dinanzi ad un mulino.

Bello ed util del par, fervido Ordigno,
Quattro immense impernate ali rotanti
Spiegando, ei quivi allaccia i figli erranti
4 Del Dio, ch’è in mare all’uom talor maligno.2
Ratto aggirasi intanto alto macigno,
Cui mille ruote stridule assordanti,
D’una in altra se stesse propaganti,3
8 Dan moto stritolante aspro ferrigno.
La grave mola4 i cereali aurati
Doni infrange, che infranti altrui dan loco,
11 Cadendo in bianca polve trasmutati.
Esce da questo industre5 aéreo giuoco
Quel pane poi, che al povero i magnati6
14 Contrastan spesso, o il dan malvagio e poco.


Note

  1. Nel ms.: «31 gennaio, a cavallo, a Choisy e Villejouit».
  2. 3-4. A Choisyleroy, la Marna si getta nella Senna: i figli erranti di Nettuno, talvolta nemico dei marinari, sono i fiumi.
  3. 7. Che propagano il moto una all’altra.
  4. 9. Mola, macina.
  5. 12. Industre, ingegnoso.
  6. 13. I magnati, i potenti: eco, forse, delle voci che dovevano giungere allora frequenti all’orecchio dell’A., e che erano come il brontolío della non lontana bufera.