Rivista di Scienza - Vol. II/Die Neue Zeit, marzo 1907
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Die Neue Zeit. (16 Marzo 1907). — H. Joffe, «Revolution und Kultur. Un capitolo di filosofia marxistica». Rivoluzione e Civiltà sembrano nell’ideologia «borghese» due concetti contrapposti. Ma nella concezione della filosofia marxistica rivoluzione non indica, come nel linguaggio comune, distruzione, bensì mutamento. L’A. studia il diverso modo di concepire i fenomeni della filosofia che egli dice borghese, per cui si vedono stati definitivi e fìssi e della filosofìa invece che egli dice marxistica, per cui non si vede che un continuo mutare e succedersi di stati a stati, i fenomeni evolvendosi continuamente in fenomeni diversi. L’A. applica questa concezione al campo sociale, dimostrando come nelle forme sociali si abbia un continuo divenire: dalle rivoluzioni, o mutamenti continui generali, nascono nuovi stati di vita. Il movimento odierno delle classi inferiori non è che una manifestazione di questa legge.
[Tali concezioni, in queste linee fondamentali, non sono proprie di parecchie altre filosofie oltre quella che l’A. chiama marxistica?
Se ne possono poi fare diverse applicazioni più o meno concesse, deducendone conclusioni più o meno vere].