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Rivista italiana di numismatica 1890/Ai lettori

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18 marzo 2018 75% Numismatica

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AI LETTORI




Non fu certo per nostra elezione che abbiamo assunto la Direzione della Rivista; ma semplicemente perché, avendo deciso di ritirarsi da tale ufficio il nostro buon amico e collega Dottor Solone Ambrosoli, ne seguiva come naturale conseguenza che qualcuno lo dovesse sostituire.

Vuoi la sorte, vuoi la necessità delle cose, fatto sta che tal peso venne a cadere sulle nostre spalle; e, date le circostanze, non abbiamo creduto conveniente da parte nostra il rifiutarlo. Fata sequimur. Tale sostituzione del resto, ci affrettiamo a dichiararlo, non porterà alcun cambiamento nella Rivista, se non fosse quello che, restando maggior tempo [p. 10 modifica]disponibile all’ex-direttore, questi ne diventerà un più attivo collaboratore, del che certo non avranno a lagnarsi i nostri Associati. Nulla viene cambiato nella forma esterna, nulla nell’organizzazione interna della Rivista, la quale, pure essendo materialmente in mani private, è però già, quanto al sistema di redazione, organizzata in modo da poter passare tale e quale sotto la direzione di una Società Numismatica, appena questa sia fondata e posta in grado di assumerla; ciò che non solo abbiamo in animo e desideriamo da lungo tempo, ma facciamo ogni sforzo perchè sia al più presto realizzato. La posizione attuale va dunque considerata come un periodo di transizione, come un semplice interim.

La Rivista ci viene consegnata in ottime condizioni, dopo due anni di onorata esistenza; il che, se evidentemente è un bene è però anche nello stesso tempo un aggravio di responsabilità per chi deve incaricarsi della continuazione. Noblesse oblige. Da parte nostra siamo disposti a mettervi tutto il buon volere; ma il buon voler nostro non potrebbe essere che ben poca cosa per la felice riuscita di un lavoro di sua natura collettivo e complesso, senza la cooperazione tanto dei vecchi come dei nuovi collaboratori. Nutriamo pertanto fiducia e anzi abbiamo fondamento di ritenere che i vecchi non ci abbandoneranno e che nuoci nomi verranno cui aumentare e completare la schiera degli scienziati studiosi ed amatori italiani, portando alla Rivista nuovo e prezioso contributo di investigazioni e di studii.

Senza menomamente escludere quanto ci potesse venire da altri paesi, e accogliendolo anzi di buon grado, come si [p. 11 modifica]fece finora, noi facciamo un caldo e speciale appello a tutti I nostri confratelli sparsi sull’Italico suolo dall’Alpi alla Trinacria, dichiarando che tutti senza distinzione saranno i ben venuti in questa Rivista, il cui ideale è sopratutto di divenire veramente Italiana.

Per meglio raggiungere questo vagheggiato ideale ci proponiamo di riprodurre in essa anche i migliori opuscoli apparsi qua e là in questi ultimi due anni, o staccati o per così dire dispersi in periodici di indole non numismatica, e che quindi sarebbero destinati ad andare perduti o a divenire irreperibili, come avvenne già di tanti altri anteriormente pubblicati. Della riproduzione di una buona parte abbiamo già ottenuto l’autorizzazione dai rispettivi autori1 e non dubitiamo d’averla anche per i rimanenti.

Riassumendo il prodotto degli studii numismatici fatti nelle diverse regioni d’Italia, la nostra Rivista diverrà un nuovo legame fra gli studiosi di questa scienza, la quale, se non ha l’importanza e la pratica utilità di altre più vive e più palpitanti, deve però tenere il suo posto onorifico in un paese civile ed essere nuovo centro d’irradiazione a sussidio delle storiche discipline.

Solamente quando questo ideale sarà raggiunto, quando [p. 12 modifica]tutte saranno vinte le piccole difficoltà, le piccole diffidenze, che pur troppo poco o molto esistono ancora fra di noi, triste retaggio dei tempi passati e lontano ricordo delle antiche divisioni; quando tutte le pubblicazioni d’indole numisìnatica affluiranno direttamente alla Rivista come alla loro sede naturale, solamente allora si potranno dire gettate le basi di una vera Società Numismatica Italiana, di cui la Rivista sarà l’organo e l’espressione.





Note

  1. Incominciamo anzi la serie di tali pubblicazioni in questo stesso primo fascicolo coi due ultimi opuscoli del compianto comm. Vincenzo Promis: I.° Moneta inedita di Pietro I di Savoia e pochi cenni sulla zecca primitiva dei Principi Sabaudi, e II.° Monete di Giov. Battista Falletti conte di Benevello, e con due memorie del Can. Ab. Bernardo Morsolin: Lodovico Chiericati e Girolamo Gualdo.