Salmi (Diodati 1821)/capitolo 30

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SALMO 30.

L’ira di Dio è sol per un momento; la sua benignità e in eterno,

Salmo di canto di Davide, sopra la dedicazione della sua casa.

1 SIGNORE, io ti esalterò; perciocchè tu mi hai tratto ad alto, e non hai rallegrati di me i miei nemici.

2 Signore Iddio mio, io ho gridato a te, e tu mi hai sanato1.

3 Signore, tu hai fatta salir l’anima mia fuor del sepolcro; tu mi hai salvata la vita, acciocchè io non iscendessi nella fossa.

4 Salmeggiate al Signore voi suoi santi; e celebrate la memoria della sua santità.

5 Perciocchè l’ira sua dura solo un momento2; ma la sua benevolenza dura tutta una vita; la sera appo noi alberga il pianto, ma la mattina vi è giubilo.

6 Quant’è a me, nella mia quiete, io diceva: Io non sarò giammai smosso.

7 Signore, tu avevi, per lo tuo favore, stanziata la fortezza nel mio monte; ma tosto che tu hai nascosta la tua faccia, io sono stato smarrito.

8 Io ho gridato a te, Signore, ed ho supplicato al Signore,

Dicendo: Che utilità avrai nel mio sangue, se io scendo nella fossa? la polvere ti celebrerà ella? predicherà ella la tua verità3?

10 Ascolta, Signore, ed abbi pietà di me; Signore, siimi in aiuto.

11 Tu hai mutato il mio duolo in festa; tu hai sciolto il mio cilicio, e mi hai cinto di allegrezza4;

12 Acciocchè la mia gloria ti salmeggi, e non si taccia. Signore Iddio mio, io ti celebrerò in eterno.