Saper vivere/Il grande vincolo/VIII. Doveri del padrino

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VIII. Doveri del padrino

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VIII. Doveri del padrino

Esso è anche chiamato padrino dell'anello, e, nelle province meridionali, compare di fazzoletto. Negli altri paesi d’Europa, il padrino di matrimonio è scelto sempre Ira i parenti dello sposo o della sposa: quasi sempre è un cognato o uno zio. In Italia, viceversa, si esce dalla famiglia, per questa scelta: e si prende un personaggio di grande condizione sociale, di grande prestigio, che si vuole onorare con questo ufficio e da cui si vuole essere onorati, o qualche diletto amico, con cui si vogliono restringere anche più i legami di tenerezza. Anticamente, il compare donava lui la fascetta d’oro matrimoniale, la fascia d’oro che lega per tutta la vita, l’anello delle nozze, infine, e quindi era chiamato compare dell’anello: ora, a questo anello coniugale ci pensa lo sposo, sempre, e invece il compare di matrimonio dona, alla sposa, ordinariamente, un altro anello, molto ricco, con un solitario, per esempio, con un grosso smeraldo, con una grossa perla, unita a un grosso brillante. Il dono dell’anello è il più pratico di tutti, per il compare: egli si distacca, [p. 20 modifica] un poco, dalla tradizione, offrendo un fiore di brillanti, o un braccialetto, o altro, la spesa è doppia è tripla e la tradizione svanisce. Nelle province meridionali, un tempo la sposa, in cambio dell’anello, offriva al compare di matrimonio, un fazzoletto di battista ricamato con le cifre della sposa: così si aveva il nome di compare di fazzoletto. Nel popolo, in molte famiglie borghesi e anche in qualche famiglia aristocratica, questo ricambio del fazzoletto esiste ancora ed è un uso molto grazioso! Basta; il compare funziona il giorno delle nozze: va in chiesa in redingote calzoni a righe, cravatta chiara, guanti tortorella e tuba come lo sposo; offre il braccio per lo più’ alla madre dello sposo visto che, alla madre della sposa, lo offre lo sposo: e sull’altare si colloca presso la coppia felice un poco indietro, salvo ad appressarsi, nel momento opportuno. Difatti, quando è il momento che il prete benedice le nozze e deve metter l’anello al dito della sposa, è proprio il compare che fa l’atto di metterglielo al dito, e lo sposo compie la gentile opera. Come orazioni speciali, nulla il compare deve fare o sire. al ritorno dall’altare, egli ridà il braccio alla dama che vi condusse prima. Alla colazione nuziale egli siede alla destra della sposa; se è oratore fa un brindisi, se no, e il primo a toccare il suo bicchiere di champagne, con quello della sposa. Tutte le spese, le mance, i regali in chiesa, sono a carico suo: deve dare mance a tutti i servi. Oltre il gioiello di prammatica, il compare molto chic dona anche dei fiori candidi annodati con una grande sciarpa bianca, ma si può non essere chic ed essere un essere un eccellente compare. A nulla egli è tenuto, verso lo sposo. Beninteso, al ritorno del viaggio di nozze, se egli [p. 21 modifica]ha casa, ha famiglia, dà un pranzo, o un ricevimento in onore degli sposi: se è uno scapolo elegante, può dare questo pranzo anche in un grande restaurant, in sala riservata.