Sermoni (Chiabrera)/XXVIII

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AL SIG. NICCOLÒ CUNEO.

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AL SIG. NICCOLÒ CUNEO.
XXVII XXIX
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XXVIII

AL SIG. NICCOLÒ CUNEO.

     Era nella stagion che tutto adorno
Fa Zefiro vedersi alla sua Clori,
Ed io godeami il mar lungo la riva
Della Legine nostra, ivi sul letto
5Scôrsi bamboleggiare un drappelletto
Da maneggiar, quando che sia, la marra
Per servire a Pomona, e in un Leneo;
Ciascun di loro io chiamerei su Pindo
A nome Menalchetta e Titirillo.
10Erano scalzi, e tutti quanti in zucca,
E con semplice mano ergean d’arena
Cotal città sul margine marino;
Vedeansi i muri cortinati, e fuori
Spingersi i baloardi, e d’ognintorno
15Correre i fossi; pervenuto al colmo
Il forte fanciullesco, alto gridaro
Gli Anfionetti delle nostre ville:
Algieri, Algieri, Algieri, e col rimbombo
Della bocca sparar s’udian bombarde,
20E colle palme percuotendo il petto
Toccavano tamburi. In quel momento
Pur dall’aura sospinto un picciol fiotto
Assaltò la fortezza, e la disperse,
E via la si portò dall’altrui sguardo:
25I ragazzetti riguardando il cielo
Trassero giù dal fianco un Oh ben lunge,
Ripieno di dolente meraviglia:
Ed io sorrisi alquanto; indi chiamai
A segreto consiglio i miei pensieri,
30E favellai dentro del core: O quanti
Non bimbi no, ma pur col pelo in mento
Perdonsi a fabbricar, non sulla sabbia,
Ma nel vôto dell’aria, e fra le nubi?
Cuneo diletto, alcun nudre la vita
35Con latte di dolcissima speranza.
Il mio parente è vecchio e senza prole,
Domane, o l’altro se n’andrà sotterra,
Ed io mi leccherò quel buon retaggio;
Dunque sguazziam. Ciò detto, eccolo in bisca
40A tentar sue venture infra le zare
Col primo Sole al Greco, e sulla sera
Al Porto ed al Piovano, indi la notte
Colle più celebrate di via mozza.
Il buon parente serra gli occhi intanto,
45E lascia allo spedal censi e poderi
Divotamente; ma lo sciocco erede
Rimane brullo, ed alla fine è scorto

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Solennemente all’onorate Stinche.
Un altro vende le paterne case,
50E le ville degli avi, e corre al Tebro,
Nè vede l’ora di vestirsi d’ostro;
Ma torbid’Austro di maligno autunno
Fa che gli tagli Cloto il fil degli anni;
Ed ecco le speranze, onde credea
55Ornar fratelli ed illustrar nepoti,
Se ne vanno alla fossa in un ferétro.