Sonetti lussuriosi (edizione 1792)/X

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Sonetto X

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IX XI
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SONETTO X.


 
    In cul lo voglio. Mi perdonerai
Donna, io non vuò far questo peccato,
Perche quest’è sol cibo da prelato,
4Ch’anno il gusto perduto sempremai.

    Deh mettil quà: Nol farò: Tu il farai
Perche non s’usa più dall’altro lato,
Id est in potta, ed oggidi è più grato
8Il cazzo dietro, che dinanzi assai.

    Da voi voglio lasciarmi consigliare
Il cazzo è vostro, or se vi piace tanto
11Come cazzo gliavete a commandare:

    Io l’accetto, è già mio: spingi da canto
Più sù più giù, ei va senza sputare,
14O cazzo buon compagno, o cazzo santo!

                    Toglietel tutto quanto,
L’ho tolto dentro più che volentiere,
    17Ma s’ei vi stasse un anno, o bel godere!