Pagina:Tragedie, inni sacri e odi.djvu/405: differenze tra le versioni
Correzione pagina via bot (from toolserver) |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 38: | Riga 38: | ||
<poem>Diva di fonte umil, non |
<poem>Diva di fonte umil, non d’altro ricca |
||
Che di pura onda e di minuto gregge, |
Che di pura onda e di minuto gregge, |
||
Te, come piacque al ciel, nato a le grandi</poem><section end=2 /> |
Te, come piacque al ciel, nato a le grandi</poem><section end=2 /> |
Versione delle 22:07, 15 apr 2012
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
alla musa | 375 |
Novo intatto sentier segnami, o Musa,
Onde non stia tua fiamma in me sepolta.
È forse a somma gloria ogni via chiusa,
Che ancor non sia d’altri vestigj folta!
Dante ha la tromba, e il cigno di Valchiusa
La dolce lira; e dietro han turba molta.
Flora ad Ascra agguagliosse; e Orobbia incolta
Emulò Smirna, o vinse Siracusa.
Primo signor de l’italo coturno,
Te vanta il secol nostro, o te cui dièo
Venosa il plettro, o chi il flagello audace?
Clio, che tratti la tromba e il plettro eburno,
Deh! fa che, s’io cadrò sul calle Ascreo,
Dicasi almen: Su l’orma propria ei giace!
- 1802.
Diva di fonte umil, non d’altro ricca
Che di pura onda e di minuto gregge,
Te, come piacque al ciel, nato a le grandi