Rime (Guittone d'Arezzo)/Lo dolor e la gioi del meo coraggio: differenze tra le versioni

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<poem>
Lo dolor e la gioi del meo coraggio
non vo poria, bona donna, contare;
ché dolor ho, che m’è d’onn’altro maggio,
{{R|4}}che voi pur reo voletemi pensare;
gioi ho di ciò, che mio amore e mio omaggio
vi piace, al modo de lo meo parlare;
ma non mi torna guaire in allegraggio,
{{R|8}}se voi per fin non mi posso aprovare.
Però vo prego, per merzé, che agio
e loco date me, du’ pienamente
{{R|11}}demostri voi, s’eo son bon o malvagio.
E, s’eo son bon, piaccia vo pienamente,
e s’eo so reo, sofrir pena e mesagio
{{R|14}}voglio tutto, sì con voi serà gente.
</poem>

Versione attuale delle 15:07, 29 lug 2018

Lo dolor e la gioi del meo coraggio

../Eo non tegno già quel per bon fedele ../Deo, con dimandi ciò, che t'ho donato IncludiIntestazione 13 settembre 2008 75% poesie

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Lo dolor e la gioi del meo coraggio
Eo non tegno già quel per bon fedele Deo, con dimandi ciò, che t'ho donato


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41

Il poeta gioisce per l’accoglienza fatta alle sue parole, si duole del dubbio, e prega di fornirgli il modo di dimostrare le sue intenzioni.


 
     Lo dolor e la gioi del meo coraggio
non vo poria, bona donna, contare;
ché dolor ho, che m’è d’onn’altro maggio,
che voi pur reo voletemi pensare;
  5 gioi ho di ciò, che mio amore e mio omaggio
vi piace, al modo de lo meo parlare;
ma non mi torna guaire in allegraggio,
se voi per fin non mi posso aprovare.
     Però vo prego, per merzé, che agio
 10e loco date me, du’ pienamente
demostri voi, s’eo son bon o malvagio.
     E, s’eo son bon, piaccia vo pienamente,
e s’eo so reo, sofrir pena e mesagio
voglio tutto, sì con voi serà gente.