Pagina:Neera - Un nido, Milano, Galli, 1889.djvu/28: differenze tra le versioni

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{{Pt|riosa|curiosa}} anche, dopo di aver pronunciato: chi sarà mai? aspettava in silenzio.
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Ma il vecchio non aveva fretta. A settant’anni certe impazienze non si provano più dovesse cadere il mondo, con un piede nella fossa, che importa?
Ma il vecchio non aveva fretta. A settant’anni certe impazienze non si provano più dovesse cadere il mondo, con un piede nella fossa, che importa?


Analizzò la scrittura, la carta, il timbro, la depose, la riprese, era forse commosso anche lui, ma a capirlo bisognava essere bravi.
Analizzò la scrittura, la carta, il timbro: la depose, la riprese, era forse commosso anche lui, ma a capirlo bisognava essere bravi.


Amarilli gettò un’occhiata inquieta verso l’uscio; temeva l’apparizione della cognata.
Amarilli gettò un’occhiata inquieta verso l’uscio; temeva l’apparizione della cognata.


Finalmente la lettera fu aperta. Carlo Spiccorlai lesse senza battere palpebra, e quando ebbe finito, impassibile la porse alla sorella, dicendo:
Finalmente la lettera fu aperta. Carlo Spiccorlai lesse senza battere palpebra, e quando ebbe finito, impassibile, la porse alla sorella, dicendo:


— Rispondi: venga.
— Rispondi: venga.
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«''Signore'',
::«''Signore'',


«Mia madre è morta stamattina; sono sola, sono povera; non conosco nessuno. Mi hanno detto che lei è mio parente; la mamma morendo pronunciò il suo nome. Posso presentarmi in casa sua? Posso venire a chiederle un asilo per il momento, finchè sarà decisa la mia sorte?
«Mia madre è morta stamattina; sono sola, sono povera; non conosco nessuno. Mi hanno detto che lei è mio parente; la mamma morendo pronunciò il suo nome. Posso presentarmi in casa sua? Posso venire a chiederle un asilo per il momento, finchè sarà decisa la mia sorte?

Versione attuale delle 01:03, 11 dic 2018

20 Parte prima.


riosa anche, dopo di aver pronunciato: chi sarà mai? aspettava in silenzio.

Ma il vecchio non aveva fretta. A settant’anni certe impazienze non si provano più — dovesse cadere il mondo, con un piede nella fossa, che importa?

Analizzò la scrittura, la carta, il timbro: la depose, la riprese, era forse commosso anche lui, ma a capirlo bisognava essere bravi.

Amarilli gettò un’occhiata inquieta verso l’uscio; temeva l’apparizione della cognata.

Finalmente la lettera fu aperta. Carlo Spiccorlai lesse senza battere palpebra, e quando ebbe finito, impassibile, la porse alla sorella, dicendo:

— Rispondi: venga.

Amarilli lesse a precipizio:

«Bruxelles, 14 ottobre.

«Signore,

«Mia madre è morta stamattina; sono sola, sono povera; non conosco nessuno. Mi hanno detto che lei è mio parente; la mamma morendo pronunciò il suo nome. Posso presentarmi in casa sua? Posso venire a chiederle un asilo per il momento, finchè sarà decisa la mia sorte?