Pagina:Poemetti allegorico-didattici del secolo XIII, 1941 – BEIC 1894103.djvu/193: differenze tra le versioni

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e fune il primo navicante Argusso;
e fune il primo navicante Argusso;
e Pelliòn v'è la quinta montagna;
e Pelliòn v’è la quinta montagna;
quiv'ha pianure e boschi, assai campagna;
quiv’ha pianure e boschi, assai campagna;
Pompeo vi fu e 'l suo figliuol Sestusso.
Pompeo vi fu e ’l suo figliuol Sestusso.


Quindi son nati molti buon sorciste; {{O|162|al}}
Quindi son nati molti buon sorciste; {{O|162|al}}
e quivi si sellò prima cavallo;
e quivi si sellò prima cavallo;
e fonditor d'argento ed aguriste,
e fonditor d’argento ed aguriste,
e ch' in pria munetò o fondeo metallo;
e ch’ in pria munetò o fondeo metallo;
e 'l gran Fitonno, che parlar n'udiste,
e ’l gran Fitonno, che parlar n’udiste,
serpente, e Apollo l'uccise san fallo;
serpente, e Apollo l’uccise san fallo;
e ch'in pria fece soldo e appellò livra.
e ch’in pria fece soldo e appellò livra.
Tutta la gente fu pront'e dilivra,
Tutta la gente fu pront’e dilivra,
e quivi s'affrontar sanza 'ntervallo.
e quivi s’affrontar sanza ’ntervallo.


I re, i conti, i cavalier dipinti {{O|163|al}}
I re, i conti, i cavalier dipinti {{O|163|al}}
vi son, come s'andaro acompagnando;
vi son, come s’andaro acompagnando;
e più che i vincitor diceano i vinti:
e più che i vincitor diceano i vinti:
«Perchè tarde, Pompeo? che va' pensando?
«Perchè tarde, Pompeo? che va’ pensando?
Credi che sian l'Iddei per noi infinti?
Credi che sian l’Iddei per noi infinti?
Fortuna fie con noi; non ir dottando.»
Fortuna fie con noi; non ir dottando.»
Quell'era un tradimento di fortuna,
Quell’era un tradimento di fortuna,
che tali li disser, non fuor vivi a nona;
che tali li disser, non fuor vivi a nona;
ciascuna andava sua morte avacciando.
ciascuna andava sua morte avacciando.


Pompeo feci una schiera di sua gente, {{O|164|al}}
Pompeo feci una schiera di sua gente, {{O|164|al}}
quasi a guisa d'un ferro di molino;
quasi a guisa d’un ferro di molino;
Dominzio ha 'l capo destro imprimamente;
Dominzio ha ’l capo destro imprimamente;
il sinistro diè a Lentulo in dimino.
il sinistro diè a Lentulo in dimino.
I re, i baroni, che v'ieran d'oriente,
I re, i baroni, che v’ieran d’oriente,
fuor nel miluogo, ed ogn'altro latino,
fuor nel miluogo, ed ogn’altro latino,
di Libe, ed Africani, e que' di Spagna,
di Libe, ed Africani, e que’ di Spagna,
Cicilieni, Organi in lor compagna,
Cicilieni, Organi in lor compagna,
e Numidieni infin oltre al confino.
e Numidieni infin oltre al confino.


Quiv'ammonio Pompeo sua nobel gente, {{O|165|al}}
Quiv’ammonio Pompeo sua nobel gente, {{O|165|al}}
e confortogli di buon'arditezza;
e confortogli di buon’arditezza;
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Versione delle 06:46, 18 giu 2019

e fune il primo navicante Argusso;
e Pelliòn v’è la quinta montagna;
quiv’ha pianure e boschi, assai campagna;
Pompeo vi fu e ’l suo figliuol Sestusso.

     Quindi son nati molti buon sorciste; 162
e quivi si sellò prima cavallo;
e fonditor d’argento ed aguriste,
e ch’ in pria munetò o fondeo metallo;
e ’l gran Fitonno, che parlar n’udiste,
serpente, e Apollo l’uccise san fallo;
e ch’in pria fece soldo e appellò livra.
Tutta la gente fu pront’e dilivra,
e quivi s’affrontar sanza ’ntervallo.

     I re, i conti, i cavalier dipinti 163
vi son, come s’andaro acompagnando;
e più che i vincitor diceano i vinti:
«Perchè tarde, Pompeo? che va’ pensando?
Credi che sian l’Iddei per noi infinti?
Fortuna fie con noi; non ir dottando.»
Quell’era un tradimento di fortuna,
che tali li disser, non fuor vivi a nona;
ciascuna andava sua morte avacciando.

     Pompeo feci una schiera di sua gente, 164
quasi a guisa d’un ferro di molino;
Dominzio ha ’l capo destro imprimamente;
il sinistro diè a Lentulo in dimino.
I re, i baroni, che v’ieran d’oriente,
fuor nel miluogo, ed ogn’altro latino,
di Libe, ed Africani, e que’ di Spagna,
Cicilieni, Organi in lor compagna,
e Numidieni infin oltre al confino.

     Quiv’ammonio Pompeo sua nobel gente, 165
e confortogli di buon’arditezza;