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Rime (Guittone d'Arezzo)/Altro che morte ormai non veggio sia: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:18, 13 set 2008

 
     Altro che morte ormai non veggio sia
de lo dolore meo trapassamento;
ch'eo biasmo e laudo e vogli'e non vorria
4che d'amar lei partisse el meo talento.
     Ché pur contendo co la voglia mia,
onde mi trovo, lasso, ognora vento;
e poi che veggio che scampar non dia
8giammai, non faccio alcun difendimento.
     Poi morir deggio, dirò che m'amorta
quella, ch'onore e valor e piacere
11e beltate sovra tutt'altre porta,
     e crudeltate e fierezza e volere
de darmi morte sì, che non mi apporta
14amor servire né pietà cherere.