Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/69: differenze tra le versioni
test caricamento |
Etichetta: Trascritta |
||
Stato della pagina | Stato della pagina | ||
- | + | Pagine SAL 75% | |
Intestazione (non inclusa): | Intestazione (non inclusa): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
{{RigaIntestazione||{{Sc|lungo la francia e l'italia}}|63}} |
|||
Corpo della pagina (da includere): | Corpo della pagina (da includere): | ||
Riga 1: | Riga 1: | ||
<section begin="s1" /> |
|||
Deh! perché il cielo, Eugenio mio<ref>Leggesi nella ''Vita dí Tristano Shandy'' che questo Eugenio era uomo savio e amico sviscerato di Yoiick, a cui faceva molti sermoni paterni per camparlo dalla vendetta degli uomini gravi, che Yorick provocava co’ suoi motteggi, e che finalmente lo ridussero a morte. Eugenio allora, tuttoché uomo savio, non abbandonò l’indocile amico. E vi fu chi, abusando del nome d’Eugenio, stampò il ''Supplemento del Viaggio sentimentale'', e ch’io non ho letto per un ridicolo ma naturale ribrezzo ch’io ho, vedendo le braccia, le teste ed i nasi appiccati alle pitture e alle statue degli artefici morti [F.].</ref>, non volle che tu allora passassi a vedermi seduto, in abito nero, con questa mia faccia svenevolmente cachettica<ref>«Lack a-day-sical»: mosaico di quattro parole inventato dall’autore; e chi sa meglio d’inglese lo spieghi a suo genio; da che io e tutti i vocabolaristi e grammatici abbiamo appena potuto intendere l’ultima voce, che vuol dire «malaticcio» [F.].</ref>, intento a contare ad una ad una le pulsazioni, e con gravissima applicazione, come s’io mi stessi esplorando il periodo critico della sua febbre: oh quanto t’avrei veduto ridere e moralizzare su la nu’»va mia professione! E, quando tu avessi finito di ridere e di moralizzare a tuo senno: — Fidati, Eugenio mio — t’avrei detto; — vedrai il mondo affaccendarsi peggiormente che a tastare il polso a una donna<ref>Dicesi che Yorick s’era lascialo scorgere anche nella sua parrocchia a far da medico ad una giovine: e tutte le persone piú ecclesiastiche che cristiane «s’affaccendarono» a scandalizzare l’ovile, gridando che erano state scandalizzate dal pastore [F.].</ref>. |
|||
⚫ | |||
Deh! perché il cielo, Eugenio mio* 1 2 3 !, non volle che tu allora passassi a vedermi seduto, in abito nero, con questa mia |
|||
faccia svenevolmente cachettica < J ), intento a contare ad una ad |
|||
una le pulsazioni, e con gravissima applicazione, come s’io mi |
|||
stessi esplorando il periodo critico della sua febbre: oh quanto |
|||
t’avrei veduto ridere e moralizzare su la nu’»va mia professione! |
|||
E, quando tu avessi finito di ridere e di moralizzare 9 tuo senno: |
|||
— Fidati, Eugenio mio — t’avrei detto; — vedrai il mondo affaccendarsi peggiormente che a tastare il polso a una donna (3). |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
<section end="s1" /><section begin="s2" />{{Ct|c=t1|XXXIII}} |
|||
— Meglio: quando ho rette intenzioni, non ne do nulla che |
|||
⚫ | |||
⚫ | |||
{{Ct|c=t3|PARIGI}} |
|||
Io aveva già contate venti battute, e mi mancava poco alla quarantesima, quando il marito comparí da una retrostanza improvviso, e guastò sul piú bello i miei conti. — Non è se non |
|||
XXXIII |
|||
<section end="s2" /> |
|||
⚫ | |||
PARIGI |
|||
Io aveva giá contate venti battute, e mi mancava poco alla |
|||
quarantesima, quando il marito compari da una retrostanza |
|||
improvviso, e guastò sul piú bello i miei conti. — Non è se non |
|||
(1) Leggesi nella Vita dí Tristano Shandy che questo Eugenio era uomo savio |
|||
e amico sviscerato di Yoiick, a cui faceva molti sermoni paterni per camparlo dalla |
|||
vendetta degli uomini gravi, che Yorick provocava co’suoi motteggi, e che finalmente lo ridussero a morte. Eugenio allora, tuttoché uomo savio, non abbandonò |
|||
l’indocile amico. E vi fu chi, abusando del nome d’Eugenio, stampo il Supplemento |
|||
del Viaggio sentimentale, e ch’io non ho letto per un ridicolo ma naturale ribrezzo |
|||
ch’io ho. vedendo le braccia, le teste ed i nasi appiccati alle pitture e alle statue |
|||
degli artefici morti [E,]. |
|||
(2) «Lack a dav-sieal»: mosaico di quattro parole inventato dall’autore ; e chi sa |
|||
meglio d’inglese lo spieghi a suo genio; da che io e tutti i vocabolaristi e grammatici abbiamo appena potuto intendere l’ultima voce, che vuol dire «malaticcio» [K.J. |
|||
(3) Dicesi che Yorick s’era lascialo scorgere anche nella sua parrò 1 chia a far |
|||
da medico ad una giovine: e tutte le persone piú eo esiastiche che cristiane «s’affaccendarono» a scandalizzare l’ovile, gridando che erano state scandalizzate dal |
|||
pastore [F.]. |
Versione attuale delle 15:39, 4 mag 2022
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
lungo la francia e l'italia | 63 |
Deh! perché il cielo, Eugenio mio1, non volle che tu allora passassi a vedermi seduto, in abito nero, con questa mia faccia svenevolmente cachettica2, intento a contare ad una ad una le pulsazioni, e con gravissima applicazione, come s’io mi stessi esplorando il periodo critico della sua febbre: oh quanto t’avrei veduto ridere e moralizzare su la nu’»va mia professione! E, quando tu avessi finito di ridere e di moralizzare a tuo senno: — Fidati, Eugenio mio — t’avrei detto; — vedrai il mondo affaccendarsi peggiormente che a tastare il polso a una donna3.
— Ma d’una grisette? — dirai tu — e in una spalancata bottega? Yorick!
— Meglio: quando ho rette intenzioni, non ne do nulla che l’universo non mi veda o mi veda col polso fra le dita. —
XXXIII
IL MARITO
PARIGI
Io aveva già contate venti battute, e mi mancava poco alla quarantesima, quando il marito comparí da una retrostanza improvviso, e guastò sul piú bello i miei conti. — Non è se non
- ↑ Leggesi nella Vita dí Tristano Shandy che questo Eugenio era uomo savio e amico sviscerato di Yoiick, a cui faceva molti sermoni paterni per camparlo dalla vendetta degli uomini gravi, che Yorick provocava co’ suoi motteggi, e che finalmente lo ridussero a morte. Eugenio allora, tuttoché uomo savio, non abbandonò l’indocile amico. E vi fu chi, abusando del nome d’Eugenio, stampò il Supplemento del Viaggio sentimentale, e ch’io non ho letto per un ridicolo ma naturale ribrezzo ch’io ho, vedendo le braccia, le teste ed i nasi appiccati alle pitture e alle statue degli artefici morti [F.].
- ↑ «Lack a-day-sical»: mosaico di quattro parole inventato dall’autore; e chi sa meglio d’inglese lo spieghi a suo genio; da che io e tutti i vocabolaristi e grammatici abbiamo appena potuto intendere l’ultima voce, che vuol dire «malaticcio» [F.].
- ↑ Dicesi che Yorick s’era lascialo scorgere anche nella sua parrocchia a far da medico ad una giovine: e tutte le persone piú ecclesiastiche che cristiane «s’affaccendarono» a scandalizzare l’ovile, gridando che erano state scandalizzate dal pastore [F.].