Rime (Stampa)/Rime varie/CCLXIII: differenze tra le versioni

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Versione delle 20:52, 22 set 2009

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Dotto, saggio, gentil, chiaro Bonetto,
la cui bontà il bel nome ancor pareggia,
e l'alta cortesia, che signoreggia
il nobil cor, ch'a ogniun vi rende accetto,
saper bramo io dal vostro almo intelletto,
che le cose segrete in Dio vagheggia
quale è più, il danno o l'util che si veggia
il mondo trar da l'amoroso affetto.
Ditemi ancor perché fu Amor dipinto
già dagli antichi, e da' moderni ancora
si pinge faretrato, ignudo e cieco.
Questo dubbio da voi mi sia distinto,
che nel mio cor gran tempo già dimora,
mercé de l'ignoranzia ch'è ognor meco.

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