Alarico Carli/Ufficiale nella guardia Nazionale: differenze tra le versioni
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Versione delle 23:34, 14 mar 2011
Questo testo è completo. |
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All’organizzarsi della Guardia Nazionale, nella quale veniva a rivivere la Guardia Civica del 1848, Egli fa dei primi ad inscriversi. Nominato Sottotenente nel Luglio 1869, si prende tanto a cuore l’insegnamento dei suoi militi che per esso non risparmia nè tempo, nè fatiche, acciocchè la sua compagnia fosse detta a ragione, come subito la chiamarono, la compagnia modello. Nel 5 Aprile 1860 fu nominato Tenente ed in questo grado rimase finchè non fu costretto, per i suoi continui viaggi, a dimettersi poco prima che la Guardia Nazionale si sciogliesse.
Nel 1856 aveva perduta la sorella Ilia e nel 1864 anche il fratello Evandro: nè alla morte di questi nè a quella del fratello Ettore, avvenuta nel 76, nè a quella del padre, che accadde nel 1880, egli si trovò presente, trattenuto sempre fuori dalle ricerche e dai lavori da eseguirsi pel Principe Boncompagni.
Mentre, per la vittoria di S. Martino e di Solferino, sembrava che il riscatto italiano dovesse essere un fatto compiuto la pace di Villafranca, caduta come un fulmine inaspettato, troncò a mezzo le più belle speranze e generò lo scoraggiamento e il dispetto fra i cittadini e le file dell’esercito.
Nel timore fondato di sommosse popolari e tumulti egli fu fra coloro che più si adoprarono per rimettere la calma e per tutelare il buon ordine. E perciò, convertendo, quasi, in corpo di guardia, la casa sua vi raccoglie una quantità di fucili e si partono da essa ogni sera diverse pattuglie per andare a perlustrare la città durante la notte, finchè non cessa il bisogno.