<dc:title> Teoria degli errori e fondamenti di statistica </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Maurizio Loreti</dc:creator><dc:date>2006</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Teoria_degli_errori_e_fondamenti_di_statistica.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Teoria_degli_errori_e_fondamenti_di_statistica/3.4.1&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20220904084451</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Teoria_degli_errori_e_fondamenti_di_statistica/3.4.1&oldid=-20220904084451
Teoria degli errori e fondamenti di statistica - 3.4.1 Le leggi della probabilità e la definizione assiomatica Maurizio LoretiTeoria degli errori e fondamenti di statistica.djvu
3.4.1 Le leggi della probabilità e la definizione assiomatica
Dalla definizione assiomatica è possibile ricavare, come abbiamo già prima accennato, le stesse leggi cui siamo giunti a partire dalla definizione empirica. Infatti:
Essendo , la proprietà 3 (applicabile perché ) implica ; da cui ricaviamo, vista la proprietà 2,
Se , essendo in questo caso , applicando la proprietà 3 (il che è lecito dato che ) si ottiene ; e, vista la proprietà 1,
Dati due insiemi e , visto che qualunque essi siano valgono le seguenti identità:
e applicando a queste tre relazioni (dopo aver verificato che gli insiemi a secondo membro sono tutti disgiunti) la proprietà 3 e sommando e sottraendo opportunamente i risultati, si ottiene la legge della probabilità totale nella sua forma più generale:
.
Definendo poi (con ) come
(3.7)
è facile riconoscere che anche essa rappresenta una probabilità: essendo e , soddisfa alla proprietà 1; essendo , , e soddisfa alla proprietà 2; infine, se sono insiemi a due a due disgiunti,
e soddisfa anche alla proprietà 3. Dalla (3.7) si ottiene infine la legge della probabilità composta nella sua forma più generale,