Tornami a mente il dolce atto natio
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III
Tornami a mente il dolce atto natìo,
Per cui fui preso da gentil beltate:
Bassando gli occhi, parea dir: mirate
Com’io son bella, e qual mi fece Iddio.
5Da modestia mirai temprato brio,
Mirai maturo senno in fresca etate;
E nel bel volto pien di gravitate
La Maraviglia un gran teatro aprìo.
Ciò, ch’io vi scorsi, e scorgerovvi ognora,
10Nol sa neppur ridir lingua mortale,
Che nell’opre il Fattore ama, ed adora.
Nè umano sil giammai tant’alto sale
Da spiegar quel, che l’anima innamora,
Di leggiadra beltà raggio immortale.