Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 1/Capitolo 11

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Quando 'l cavallo ha la gengiva aguzza. Cap. 11.

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Quand'il cavallo ha la gengiva aguzza. Cap. XI.


IL cavallo havendo la gengiva agguzza bisogna adoperare imboccatura piacevolissima, come schiaccia, due olivette, peretto, agruppido, campanello, ò due filze di pater nostri. Et essendo necessario porgli la briglia aperta in quel caso è buono il chiappone con ballotta piacevole, & comportando la bocca due prese farle; perche sarà maggiore fortezza al cavallo, & di [p. 8 modifica]men pericolo; perche le cazzolette della portella non potranno cosi offendere la gengiva, come farebbero senza la presa di sopra, ma sopratutto cercar prima sempre tormentarli la parte di fuora, avanti che se li tormenta quella di dentro, come è sopra’l naso con musarolla di ferro, facendo ancho più gagliardo il barbocciale, ma poco, sopportandolo però il barboccio, crescendo un pochetto la guardia. Et quando bisognasse usar fortezza nell’imboccatura, non la fare dove habbia da toccare su la gengiva; perche farebbesi rottura; ma servirsi della montada, & parimente della falsa montada, che si verrà à far buona fortezza, ne s’offenderà la gengiva.