Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 1/Capitolo 7

Da Wikisource.
Quando'l cavallo ha la lingua grossa. Cap. 7.

../Capitolo 6 ../Capitolo 8 IncludiIntestazione 25 gennaio 2012 100% Equitazione

Trattato 1 - Capitolo 6 Trattato 1 - Capitolo 8


[p. 4 modifica]

Quando il cavallo ha la lingua grossa.

Cap. VII


ESsendo il cavallo di lingua grossa, bisogna metterli briglia, che dia luogo alla lingua di poter forare; la quale non si puote essere se non spiacevole; perche sono briglie forte quelle, che fanno il forare; come è la stroppa, chiappone, & ginetto aperto. Ma dico ben, che anchora, che fusse la lingua grossa, che egli è bene prima vedere se si puote far con briglie piacevoli, per conservarli più la gengiva che sia possibile, in caso, che la fusse frolla; perche egli è meglio, che si difenda con la lingua, che rompergli la gengiva, e causar di peggio. Et bisogna ancho usar grand’arte, perche il cavallo mastiche la briglia chiusa havendo la lingua grossa inescandolo con gioccoli attaccati nella ciciliana d’essa facendoli pontuti, acciò li facciano movere quella al suo dispetto; & la venga (come per ciò verrà) à masticare; avertendo, che quelle punte non siano troppo acute, & che esse passino ancho il segno dell’imboccatura, ò non v’aggiungano, perche non venessero di sotto la presa, che batte sulla gengiva, che li nuocerebbero, & lo farian gettar via la testa. Fanno anchor questi gioccoli effetto di far distendere la lingua à certi cavalli, che la tengono ritirata dentro tanto, che quasi un groppone fanno, & questo avviene per haver da loro stessi pigliato tal [p. 5 modifica]uso, causato però dal spiacere, che hanno sentito, ò sentono della briglia. Alcuna volta si è provato fargli briglia, che possano forare à suo modo, & non ha giovato senza simile aiuto. Et quando si vorrà adoperare quella aperta, se le potrà attaccare simili gioccoli nella portella; nella quale anchora potrasi mettere un groppo di savina, aviluppando similmente quello nella ciciliana delle briglie chiuse bisognando; ponendo seco melle, overo sale. Avertendo, che si fusse tempo di mosche di non usare il melle; perche andariano intorno’l mostaccio, muso, ò zeffo, che dire lo vogliamo, & volendole il cavallo cacciare scossarebbe la testa, non ne pigliando poi quel piacere, che si vorrebbe. Anchora una robaltella con molti gioccoli attaccati li da spasso alla lingua, aiutando assai tal piacevolezza al masticarla. Sono molti ancho, che volendo che’l cavallo alla prima mastichi la briglia li pongono l’aperta, non considerando ad altro, che al masticarla, il che (secondo il mio parere) è male; perche prima convien considerare, vedendo se’l si è astretto da altre parti di fare con briglie piacevoli, riserbando nell’ultimo le spiacevoli, & quelle adoperare non potendo far di manco; perche se per sorte si trovasse, che’l fusse disconcertato della testa, ò che havesse qualche altro difetto, overo che la sua bocca non la comportasse (come più innanzi dirò a lungo) li nuocerebbe più tosto, che giovarli; perche volendolo concertare della testa li fa di mestieri briglia piacevole, sopra la quale egli s’appoggia un poco; la onde se si ponesse prima briglia aperta, si faria peggio; tenendo per certo, che se non si erra à procedere, come ho detto nel principio con briglia piacevole; facendo ancho, che ella sia più divinta, che si puote, & quanto è più vecchia, è tanto meglio, che piace più al cavallo. Et se si conoscesse, che le sudette cose non fussero bastevoli per fargliela masticare (perche alle volte causaria, che metterebbe fuora la lingua, & diverria morella per non poter forar à suo modo) bisogna provederli con briglia, che fori, prima provandoli la stroppa con li escamenti sudetti, la quale non giovando, si adopera poi il chiappone con ballotta, & se si vuole che faccia più forare, & più fortezza, se li faccia la rotella. Et quando non bastasse questo forare valersi di quello à pie di gato; essendo ancho buona l’imboccatura del ginetto aperto, facendo, che li sia savina, ò gioccoli con melle, overo sale, accioche al suo dispetto li venga volontà di masticarla. Et innanzi, che se li monti sopra, far che per una buona hora habbia tenuto in bocca la briglia, & per quattro, ò sei di non lo movere, se non di passo, ò di trotto, perche possa da se stesso pigliar piacere d’essa, havendo risguardo di non essere esso stesso di ciò cagione, trattandolo di modo, che non riceva dispiacere; perche quando seco si procedesse senza discretione, non solamente si causarebbe, che non la masticarebbe, ma ancho alle volte non se la vorria lasciare porre in bocca, salvo, che con gran fatica, come hoggidì ad alcuni cavalli occorre, li quali per tali rispetto sono venuti in disperatione. Similmente si farà con tutte le sorte di bocche, alle quali quando si metterà briglia nuova, si userà le predette piacevolezze, perche se ne trarrà si per il cavallo, come per se stesso honore, & utile.